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Il report globale EggTrack di Compassion monitora i progressi comunicati dalle aziende del settore alimentare rispetto agli impegni volontari ad abbandonare le gabbie in diverse regioni geografiche (a livello globale, negli Stati Uniti, in Europa e nella regione Asia-Pacifico)

EggTrack riconosce questi impegni e promuove la trasparenza del mercato, incoraggiando le aziende a comunicare i progressi compiuti anno per anno nella transizione verso l'eliminazione delle gabbie dalle proprie filiere di uova. Questo è fondamentale, poiché l'impatto reale per le galline ovaiole si concretizza solo nel momento in cui le aziende rispettano i propri impegni.

Il report continua a misurare i progressi e a incentivare la transizione, mettendo in luce i risultati raggiunti dalle aziende virtuose.  Mostrando sia i successi che le aree di miglioramento, EggTrack responsabilizza e motiva le aziende a mantenere gli impegni presi verso i propri obiettivi di abbandono delle gabbie.

EggTrack 2024

Con l'avvicinarsi del 2025, per molte aziende europee la scadenza per completare la transizione verso l'allevamento senza gabbie si avvicina. Quest'anno, Compassion ha puntato i riflettori su alcuni paesi classificando le principali aziende incluse nel report a seconda dei propri progressi.

La classificazione ha lo scopo di mostrare chiaramente a che punto sono le aziende rispetto ai propri impegni con scadenza nel 2025, identificando quali aziende sono “Leader” (già 100% senza gabbie su tutte le categorie del proprio impegno), quali sono “In progresso” (sulla buona strada per raggiungere il 100% entro il 2025), quali sono “A rischio” (con progressi limitati rispetto alla scadenza del 2025) e quali sono “In ritardo” (aziende che non comunicano in maniera chiara i progressi fatti o con impegni parziali che non riguardano tutte le categorie di uova).

Scopri la classificazione a semaforo di EggTrack 2024.

EggTrack 2023

EggTrack 2023 ha evidenziato una transizione media del 75% verso l'allevamento senza gabbie negli impegni di 715 aziende in tutto il mondo. Di queste, 79 operano a livello globale, 274 in Europa (compreso il Regno Unito), 134 negli Stati Uniti e 23 nella regione Asia-Pacifico. Le aziende incluse provengono da tutti i settori dell’industria alimentare: 51 aziende della trasformazione, 195 supermercati, 111 aziende di ristorazione commerciale, 13 produttori e 74 aziende di ristorazione collettiva. Molte delle aziende incluse si sono impegnate a rifornirsi esclusivamente di uova e ovoprodotti da sistemi alternativi alle gabbie entro il 2025 o il 2026.

Per saperne di più sui punti salienti dell'anno scorso, clicca il link di seguito.

Informazioni generali

EggTrack analizza le comunicazioni sui progressi fatti dalle aziende alimentari rispetto agli impegni ad abbandonare le gabbie a livello globale, statunitense ed europeo, per mostrare i progressi compiuti nelle diverse regioni e mercati. Nel 2022, abbiamo ampliato lo strumento per monitorare i progressi verso l'abbandono delle gabbie nella regione Asia-Pacifico.

EggTrack evidenzia i progressi fatti dalle aziende non solo per quanto riguarda le uova in guscio ma anche gli ovoprodotti, che sono altrettanto importanti ma spesso dimenticati quando si tratta di impegni e comunicazioni sui progressi. Nelle prossime edizioni del report verrà inoltre aggiunta una categoria separata per la misurazione dei progressi nelle filiere di uova utilizzate come ingrediente.

Mostrando di anno in anno lo stato di avanzamento delle aziende verso il raggiungimento dei propri impegni, speriamo di innescare ulteriori cambiamenti e di dare ai produttori la fiducia necessaria per investire in sistemi alternativi che siano adatti allo scopo, cioè che garantiscano un migliore benessere per le galline ovaiole, ma anche adatti al futuro, capaci di rispondere alle richieste del mercato nel lungo periodo.

Tutte le aziende incluse nel report globale si sono impegnate a rifornirsi solamente di uova provenienti da sistemi alternativi alle gabbie entro il 2027 o prima.

Non potendo includere tutte le realtà con un impegno pubblico, le abbiamo selezionate in base a dimensioni, volumi di uova utilizzate, influenza sul mercato e scadenza dell'impegno. Le aziende sono definite “globali” quando le loro attività non si limitano a una sola regione e possono avere assunto o meno impegni globali.

A tutte è stato chiesto di comunicare pubblicamente la percentuale di uova non in gabbia utilizzata nelle proprie operazioni entro il 31 luglio 2022. Tutti i dati presenti nel report sono basati su informazioni disponibili pubblicamente sui canali delle aziende, come bilanci di sostenibilità, politiche di benessere animale e comunicati stampa.

Sistemi combinati: un investimento rischioso

I sistemi combinati (detti anche “convertibili” o “ibridi”) non sono un’alternativa adeguata ai veri sistemi senza gabbie, dato che presentano cancelletti frontali che permettono di confinare gli animali in gabbia come misura o di routine o permanente, oltre a partizioni trasversali sui piani che limitano la libertà di movimento degli animali. Anche quando i cancelletti sono aperti, questi sistemi compromettono il benessere delle galline a causa delle alte densità di
allevamento e delle difficoltà di movimento all’interno del sistema, oltre a limitare l’espressione di comportamenti naturali, come fare bagni di polvere, razzolare e becchettare, e provocando stress e frustrazione.

Poiché i sistemi combinati sono ancora utilizzati negli allevamenti industriali, invitiamo le aziende a comunicare chiaramente con i loro fornitori per stabilire la precisa origine dei prodotti acquistati.

Le galline in gabbia provano lo stesso disagio fisico, psicologico e comportamentale ovunque vengano allevate. Incoraggiamo tutte le aziende, soprattutto quelle presenti a livello globale, a impegnarsi ad abbandonare i sistemi in gabbia sul totale delle proprie filiere nel mondo.

Compassion incoraggia tutte le aziende a: 

  • Garantire che le uova non in gabbia diventino lo standard per tutte le categorie di uova utilizzate e promuovere questo impegno
  • Chiarire l'estensione del proprio impegno (cioè includendo uova in guscio, ovoprodotti e uova usate come ingrediente) e, per le aziende multinazionali, estendere l'impegno a tutte le filiere globali
  • Investire in sistemi alternativi alle gabbie che siano adatti allo scopo e adatti al futuro, condividendo con i fornitori i requisiti specifici per le strutture di allevamento (no sistemi combinati e ad accesso limitato)
  • Coinvolgere i consumatori nel percorso; quando i clienti comprendono il reale significato dell'eliminazione delle gabbie per il benessere delle galline, è molto più probabile che scelgano prodotti che assicurano un maggiore benessere nel momento dell'acquisto. La promozione di questi prodotti è la chiave del successo!

Compassion sarà lieta di offrire consulenze, raccomandazioni e supporto a tutte le aziende che stanno effettuando la transizione. Scopri di più qui.

Report

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Premio Good Egg

Premio Good Egg

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Dal 2007, i Premi Good Egg offrono un riconoscimento alle aziende che utilizzano, o si impegnano a farlo entro 5 anni, solo uova e/o ovoprodotti di galline non allevate in gabbia. A oggi, oltre 112 milioni di galline ovaiole traggono beneficio dalle scelte attuate dai vincitori dei nostri Premi.

Per produrre le uova necessarie al consumo mondiale, ogni anno vengono allevate più di 6,5 miliardi di galline, di cui oltre il 60% in sistemi industriali in gabbia.

La Direttiva europea 199/74/CE definisce le condizioni minime di allevamento per la protezione delle galline ovaiole e proibisce l’utilizzo di gabbie di batteria “convenzionali” a partire dal 1 gennaio 2012.

Benché l’Italia sia adesso conforme con la normativa, nel 2014 fu condannata dalla Corte di Giustizia europea per la mancata applicazione della messa al bando delle gabbie di batteria convenzionali nei termini previsti dalla legge.

Nei Paesi dell’Unione Europea, vengono allevate ogni anno più di 360 milioni di galline, di cui oltre il 50% in gabbia. Nella maggior parte dei casi si tratta di gabbie arricchite, che, nonostante siano permesse dalla legislazione europea, rappresentano comunque dei sistemi di confinamento.

In Italia il 66% degli oltre 48 milioni di galline allevate ogni anno vive all'interno di una gabbia e, se si guarda al numero di galline allevate in sistemi alternativi, l’Italia si posiziona tredicesima tra i paesi dell'UE.

Le galline iniziano a deporre uova tra la diciottesima e la ventesima settimana di vita e nei sistemi industriali vivono poco più di un anno prima di essere inviate al macello. Se allevate in gabbia, quindi, trascorrono la maggior parte della loro vita in sistemi chiusi senza quasi potersi muovere.

Vincitori dei Premi

Vincitori dei Premi

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Galline Ovaiole

Galline Ovaiole

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In questa sezione è possibile trovare una tabella riassuntiva delle principali problematiche di benessere per le ovaiole e, per i produttori che iniziano la transizione verso sistemi non in gabbia, anche una guida pratica con gli elementi chiave che andrebbero tenuti in considerazione in un allevamento maggiormente rispettoso del benessere animale.

Sono anche disponibili maggiori informazioni sul benessere delle galline ovaiole nei sistemi alternativi alle gabbie (sintesi o scheda informativa completa) e su argomenti più specifici come la copertura di piume, il taglio del becco e la valutazione del benessere in allevamento.

 

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