Realtà leader in Italia nella produzione di carni avicole, Gruppo Fileni collabora con Compassion in World Farming sin dal 2021, quando è diventata la prima azienda italiana a impegnarsi pubblicamente a convertire parte della produzione ai criteri dello European Chicken Commitment. In questi anni CIWF ha affiancato Fileni offrendo formazione, supporto tecnico sugli aspetti pratici dell’implementazione dei criteri dell’ECC in allevamento e consulenza sulla comunicazione dei progressi e sull’elaborazione di una tabella di marcia – fondamentale per ogni percorso di transizione –, coinvolgendo tutto il personale per renderlo protagonista del successo dell’azienda.
Trovare il giusto equilibrio
La pubblicazione di un impegno, con date e obiettivi, non può che essere un compromesso ben ponderato tra il desiderio di fissare obiettivi ambiziosi e la valutazione oggettiva di ciò che è possibile realizzare a seconda delle condizioni di partenza. Quando ha pubblicato la propria politica di benessere per i polli da carne nel 2021, Fileni ha dedicato particolare attenzione alla ricerca del giusto equilibrio tra questi fattori per l’intera filiera produttiva. Nelle fasi preparatorie per l’attuazione degli impegni assunti e la realizzazione di una tabella di marcia per il cambiamento si è proceduto a mappare le strutture di allevamento, condurre un’analisi delle discrepanze tra le pratiche in uso e gli obiettivi ed elaborare un piano di azioni e modifiche struttuali.
I primi obiettivi
Il primo obiettivo dall’azienda è stato quello di convertire interamente la produzione biologica e all’aperto agli standard dell’ECC entro un anno dalla sottoscrizione. In questa fase, Compassion ha offerto il proprio supporto nell'individuazione delle differenze tra le pratiche in uso e gli obiettivi e negli aspetti tecnici di implementazione dei nuovi standard, soprattutto in relazione ai posatoi, ai substrati adeguati e alle condizioni di illuminazione e di luce naturale. La pianificazione degli interventi strutturali per l’adeguamento al criterio della luce naturale, soprattutto negli allevamenti a contratto, e le complessità dello scenario economico e geopolitico hanno comportato un ritardo di un anno nel raggiungimento del primo obiettivo. A ogni modo, l’azienda è riuscita a compiere progressi molto importanti:
ha portato a termine la transizione a razze a crescita più lenta (Ranger Classic per la produzione biologica e Hubbard Red JA per la produzione all’aperto)
ha introdotto il sistema di stordimento in atmosfera controllata (CAS) per la produzione biologica e all’aperto
ha fornito sostegno economico agli allevatori per metterli nelle condizioni di apportare i miglioramenti necessari al sistema di produzione
ha fornito formazioni su temi quali la biosicurezza, gli indicatori di benessere animale e le pratiche operative da adottare per lo stordimento e l’abbattimento di emergenza.
I vantaggi ottenuti finora
Oltre a migliorare la qualità degli allevamenti di proprietà e degli allevamenti terzi, l’attuazione della prima parte dell’impegno è stata determinante per migliorare la collaborazione tra le diverse unità coinvolte, consentendo una piena comprensione dei processi in atto all’interno della filiera. Gli operatori hanno capito quanto è importante rispettare il benessere animale e quanto è forte la relazione tra buona qualità di vita degli animali e buoni risultati zootecnici. Se gli allevatori sono soddisfatti, per i tecnici è più facile svolgere il proprio lavoro e gestire gli impianti di produzione con maggiore consapevolezza.
Proprio la maggiore consapevolezza e l’intensificarsi della collaborazione tra le varie unità dell’azienda hanno permesso di elaborare una tabella di marcia realistica per il raggiungimento del secondo obiettivo, cioè convertire parte della produzione convenzionale ai criteri dell’ECC e lavorare per l’adeguamento al criterio dell’audit di terza parte. Gruppo Fileni ha avviato una collaborazione con un ente terzo indipendente per la realizzazione di una checklist per le ispezioni (partnership essenziale, dato che in Italia non esiste uno schema di certificazione della conformità ai criteri dell’ECC). Quanto alle tempistiche intermedie per la conversione della produzione convenzionale, una delle variabili decisive è il cambio di razza, e l’accasamento graduale di polli a crescita più lenta è già in corso nel 5% degli allevamenti; altrettanto importanti sono i criteri strutturali, tra cui garantire la disponibilità di luce naturale da almeno il 3% delle finestre. Fileni ha avviato un piano di implementazione proattivo per fare in modo che le misure correttive vengano applicate nella misura prevista entro le scadenze fissate. Con l’introduzione della razza Ranger Classic nei sistemi di produzione convenzionale adeguati ai criteri dell’ECC, l’azienda conta di centrare tutti gli obiettivi fissati entro il 2026.
Guardare al futuro
Pur dovendo operare degli aggiustamenti per effetto di elementi esterni quali il mutato scenario geopolitico, Gruppo Fileni è riuscito a raggiungere gli obiettivi fissati entro la fine del 2023. Grazie alla pianificazione basata sull’esperienza degli ultimi due anni, l’azienda è fiduciosa di poter rispettare tutti gli impegni della seconda fase della tabella di marcia per la produzione convenzionale. Oltre a portare avanti un programma di formazione continua del personale, si sta implementando un sistema di monitoraggio e digitalizzazione di dati come i parametri ambientali e gli indicatori di benessere animale, che permetterà sia di semplificare l’analisi dei risultati in allevamento sia di operare una valutazione obiettiva dei vantaggi della transizione in termini di benessere animale.