I polli sono esseri senzienti e meritano di vivere in condizioni che permettano loro di esprimere i propri comportamenti naturali e godere di un buon benessere fisico e mentale. È per questa ragione per cui è stato sviluppato lo European Chicken Commitment (ECC), cinque misure chiave per offrire ai polli una migliore qualità di vita. ChickenTrack è uno strumento essenziale per monitorare i progressi delle aziende che hanno sottoscritto l’ECC, oltre che per promuovere la conformità ai criteri, incoraggiare la trasparenza e favorire il successo della transizione verso una produzione più rispettosa del benessere.
Tracey Jones, Direttrice globale del Settore Alimentare di Compassion in World Farming
ChickenTrack 2024

Lo European Chicken Commitment (ECC), conosciuto anche come Better Chicken Commitment (BCC), prevede dei criteri basati su evidenze scientifiche che, adottati nel loro insieme, migliorano in misura significativa la vita dei milioni di polli allevati ogni anno per il consumo alimentare. Inoltre, l’implementazione di questi standard può contribuire a migliorare sia l’ambiente di lavoro e la soddisfazione degli allevatori sia la reputazione del brand, soddisfacendo le aspettative sempre più alte di consumatori, azionisti e investitori.
In Europa, le aziende che hanno sottoscritto l’ECC sono più di 380. L’edizione 2024 del report ChickenTrack monitora i progressi compiuti dalle 93 realtà più influenti.
Il 2026, cioè la scadenza per l’implementazione completa dell’ECC, si avvicina rapidamente, e dal monitoraggio emerge un quadro eterogeneo: se alcune aziende stanno compiendo notevoli passi avanti, molte altre non hanno ancora comunicato progressi.
Le aziende del settore alimentare continuano a fare i conti con numerose sfide, che vanno dalle ricadute della pandemia e della guerra in Ucraina all’aumento del costo della vita; tra le difficoltà principali nell’attuazione dell’ECC molti operatori indicano l’offerta carente di prodotti conformi e la mancanza di potere d’acquisto. È certo che la strada verso il cambiamento è complessa e ricca di ostacoli, ed è per questo che occorre adottare un approccio proattivo, garantire investimenti, stipulare contratti a lungo termine, e, al tempo stesso, trovare nuove soluzioni di filiera e di prodotto, per proseguire gradualmente nella transizione.
I prodotti in linea con migliori standard di benessere sono già disponibili sul mercato, almeno in una certa misura, perciò è bene che gli operatori del settore si impegnino attivamente per assicurarsi l’offerta esistente e ampliarla.
Facendo leva sulla disponibilità attuale e lavorando per sviluppare le filiere nelle regioni dove i prodotti conformi ancora scarseggiano, le aziende possono dare un importante impulso alla diffusione dell’ECC.
Il passaggio a razze a crescita più lenta e la riduzione della densità di allevamento sono due dei criteri più difficili da rispettare, infatti presentano le percentuali più basse di avanzamento della transizione. D’altro canto, però, l’esempio di aziende come M&S e Norsk Kylling – che oggi vantano la piena conformità ai criteri dell’ECC rispettivamente per i prodotti freschi e per la produzione complessiva – dimostra che operare una transizione di successo è possibile.
Dal report ChickenTrack 2024 emerge che alcune aziende, per esempio Premier Foods, Greggs plc ed Eataly, evidenziano buoni progressi, o nella transizione complessiva o nell’implementazione di tre o più criteri. Nel complesso, tuttavia, i risultati del monitoraggio sono un appello ad agire subito e con decisione per arrivare all’attuazione piena e completa dell’ECC nei tempi programmati.
Risultati Principali
Densità di allevamento e razze a più lento accrescimento
L’utilizzo di genetiche a più lento accrescimento e l'adozione di inferiori densità di allevamento rimangono due dei criteri di produzione dell’ECC più complessi da implementare e presentano le percentuali di transizione più bassi. Tra le aziende che comunicano i progressi suddivisi per criteri, solo due (Schiever Distribution in Francia e Waitrose nel Regno Unito) dichiarano il 100% di conformità al criterio relativo alle densità di allevamento, mentre altre sei hanno superato il 50% di transizione, tra cui Alcampo (Spagna), Eataly e Gruppo Danone. Sei aziende che comunicano i progressi rispetto alla totalità dei criteri ECC hanno invece raggiunto una conformità superiore al 30% sul requisito relativo alla razza, tra queste Gruppo Carrefour e Auchan, sia in Francia che in Polonia. Norsk Kylling (Norvegia) e M&S (Regno Unito) sono le uniche due aziende tra quelle monitorate ad avere completato la transizione su tutti i criteri della richiesta unificata, dimostrando che il cambiamento non solo è attuabile, ma anche economicamente sostenibile.
Avanzamento medio della transizione
9 aziende hanno comunicato i progressi complessivi nell’implementazione dell’ECC: Transizione media complessiva 44,7%.
I criteri di rendicontazione possono variare a seconda dell’azienda, e non solo tra settori diversi ma anche all’interno dello stesso settore. Pertanto, le medie relative a tutte le aziende monitorate nell’edizione 2024 del report ChickenTrack sono indicative dell’andamento generale della transizione.