Nei sistemi commerciali, l’allattamento avviene per lo più al coperto all’interno di gabbie di allattamento, che non garantiscono libertà di movimento alle scrofe, o in recinti all’aperto: due situazioni che rappresentano gli estremi opposti in termini di costrizione delle scrofe, disponibilità di materiali di arricchimento e controllo ambientale. I due sistemi presentano analoghe percentuali di mortalità di suinetti nati vivi, in media il 12,30% e il 12,85%, rispettivamente (BPEX, 2009). Alla fine degli anni Novanta, circa il 92% delle scrofe in 14 paesi europei era tenuto in gabbie di allattamento (Hendriks et al., 1998), ma questo sistema crea numerosi problemi per il benessere di scrofe e suinetti e vi è una crescente pressione perché si smetta di farvi ricorso (RSPCA, 2011; CIWF 2006). Secondo alcune stime il 25% dei suini nel Regno Unito è allevato all’aperto (BPEX 2008), mentre in Francia meno dell’1% della produzione di carne suina proviene da allevamenti all’aperto (Ifip, 2011). Si dimostra, quindi, necessario lo sviluppo di sistemi alternativi alle gabbie, che siano al chiuso e commercialmente praticabili, ma, nonostante molti anni di ricerca e alcuni successi con i recinti Schmid (Weber et al., 2007), fino a poco fa erano ancora limitate delle raccomandazioni chiare sull’uso di alternative commercialmente praticabili (Baxter et al., 2011; Edwards and Baxter, 2010).