Si è tenuta ieri (21 ottobre) a Parigi la cerimonia dei Premi Benessere Animale 2024 di Compassion, assegnati a 49 vincitori provenienti da oltre 15 Paesi e 5 continenti, grazie alla loro leadership nel benessere degli animali da allevamento e nella promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili e rispettosi della natura.
Durante la cerimonia di quest'anno sono stati assegnati un numero record di Premi ad aziende impegnate ad abbandonare le gabbie nelle proprie filiere di galline ovaiole, scrofe e conigli, rafforzando la missione di Compassion di "porre fine all'era delle gabbie", come richiesto dall'iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age. Queste aziende stanno dimostrando che la produzione in sistemi alternativi alle gabbie non solo è realizzabile, ma anche vantaggiosa per i propri clienti, il proprio marchio e per tutti gli animali coinvolti nelle proprie filiere di approvvigionamento.
Discorso di apertura e Premio Good Egg globale
Il CEO di Compassion, Philip Lymbery, ha dato inizio alla cerimonia condividendo il palco con Francesco Tramontin, VP Global Public Affairs di Ferrero, il quale ha descritto il percorso di transizione dell'azienda verso l'allevamento senza gabbie nelle proprie operazioni globali, sottolineando l'importanza di un divieto europeo per agevolare la transizione.
L'eccezionale impegno dell'azienda nel promuovere la transizione verso l'allevamento senza gabbie a livello globale e nel contesto politico europeo è stato riconosciuto da CIWF con il primo Premio Good Egg globale assegnato a un'azienda italiana.
Francesco Tramontin, VP Global Public Affairs di Ferrero, ha commentato: “In Ferrero siamo estremamente orgogliosi di ricevere il Premio Good Egg per la seconda volta. Stabilire filiere virtuose nelle operazioni globali e affrontare aspetti significativi come il benessere animale richiede sforzi notevoli, e questo Premio è un riconoscimento ai team della nostra azienda che si impegnano per renderlo possibile. Tuttavia, la sostenibilità e le pratiche commerciali etiche non dovrebbero rappresentare una gara di facciata e riconosciamo che i nostri sforzi da soli non saranno mai sufficienti. Per questo motivo, la nostra collaborazione con CIWF, altre ONG e gli stakeholder di settore è fondamentale per sostenere un quadro normativo appropriato e continuare il lavoro sull'iniziativa “End the Cage Age”.