L'importanza dei criteri dello European Chicken Commitment negli impegni dei supermercati

Nel panorama in continua evoluzione della produzione avicola, la discussione critica sul benessere degli animali sta assumendo un ruolo centrale, con un numero sempre maggiore di aziende che sostengono i requisiti dello European Chicken Commitment (ECC).

L'Italia è il quinto produttore di pollame dell'UE, con una quota di mercato dell'11%, ed è quindi un attore chiave quando si tratta di migliorare gli standard di benessere dei polli da carne. È stato incoraggiante vedere gli impegni di Carrefour, Eataly e Cortilia, che con le loro decisioni hanno dimostrato trasparenza e responsabilità per il miglioramento del benessere dei polli da carne. Tuttavia, nel settore della distribuzione italiana si osserva una scarsa adesione ai criteri dello European Chicken Commitment (ECC).

L'ECC è stato sviluppato per affrontare le problematiche principali legate al benessere dei polli da carne.  Questo significa, come minimo, utilizzare razze a crescita più lenta che dimostrino migliori risultati di benessere, garantire un maggiore spazio a disposizione, un ambiente arricchito e luce naturale, nonché un abbattimento più umano. Dal 2017, oltre 360 aziende hanno aderito all'ECC, ma i supermercati italiani, che sono fondamentali per la transizione del mercato, stanno rimanendo indietro rispetto al resto del settore in Europa. La maggior parte non ha ancora aderito all'ECC o ha adottato solo alcuni dei criteri della richiesta unificata.

Il cambiamento della razza è cruciale per il benessere dei polli

Un aspetto fondamentale del miglioramento del benessere dei polli da carne è il passaggio da razze a rapido accrescimento a genotipi a crescita più lenta. Le razze con un alto tasso di crescita, progettate per ottenere una rapida produzione di carne, presentano notevoli problematiche di salute, che si ripercuotono sia sui polli che sulla qualità della carne. Rispetto a 50 anni fa, i polli da carne convenzionali crescono quattro volte più velocemente e hanno un petto dell'80% più grande. Molti di questi polli soffrono di difetti cardiaci, di malattie infiammatorie del muscolo pettorale, di un sistema immunitario più debole, di una ridotta capacità di deambulazione e di un alto tasso di lesioni alle zampe e ai garretti.

Inoltre, i polli a crescita rapida hanno nove volte più probabilità di richiedere antibiotici rispetto alle razze a crescita più lenta e la velocità di crescita dei polli e il loro elevato peso corporeo possono causare la degenerazione dei loro muscoli, che porta a una carne di qualità inferiore e meno nutriente.

I supermercati dovrebbero seguire le più recenti referenze scientifiche, che sostengono la transizione verso razze a crescita più lenta per migliorare il benessere, la qualità della carne e ridurre il fabbisogno di antibiotici.

Più spazio per muoversi

Anche la questione della densità in allevamento è fondamentale per il benessere dei polli, poiché le condizioni di sovraffollamento negli allevamenti intensivi portano ad animali inattivi e stressati. L'ECC richiede una densità di allevamento di 30 kg/m² o inferiore, per dare ai polli più spazio per muoversi, esprimere comportamenti naturali e riposare indisturbati.

Gli impegni parziali non bastano

Sebbene alcuni supermercati stiano apportando piccoli miglioramenti in linea con i requisiti dell'ECC, come l'introduzione di luce naturale e la fornitura di arricchimenti, questi interventi parziali non sono sufficienti a garantire una buona qualità di vita per i polli.

C'è un'urgente necessità di migliorare gli standard di benessere in tutta l'industria del pollo e la ricerca ha dimostrato che l'adozione di tutti i criteri dell'ECC è fondamentale per garantire una migliore salute e benessere dei polli.

In Francia, tutti i principali supermercati hanno aderito all'ECC e stanno ora sviluppando delle tabelle di marcia per facilitare la loro transizione. Incoraggiamo le aziende del settore in tutta Europa a seguire il loro esempio.

I consumatori sono favorevoli a un maggiore benessere

Nel recente Eurobarometro, il sondaggio ufficiale della Commissione europea, è emerso che l'84% degli europei intervistati desidera che il benessere degli animali d'allevamento sia maggiormente tutelato nel proprio Paese.

Il settore della vendita al dettaglio ha un'enorme influenza e la capacità di guidare un reale cambiamento per il benessere dei polli. Se i supermercati si unissero, potrebbero facilmente stimolare il mercato, collaborando con i fornitori per velocizzare la transizione in modo efficace dal punto di vista dei costi, rendendo la produzione avicola secondo un migliore livello di benessere il nuovo standard di base.

Guardando al futuro, il successo del settore risiede nella continua collaborazione, nel dialogo e nell'incessante ricerca di standard etici. I consumatori chiedono prodotti che rispettino migliori requisiti di benessere animale. Nel settore produttivo,  Fileni si è impegnato a rispettare i criteri dell'ECC su una parte della propria produzione e a breve fornirà prodotti pienamente conformi. Ora è necessario che il settore dei supermercati si faccia avanti, si impegni e avvii la transizione verso prodotti di pollo che rispettino migliori standard di benessere.

Come sostenitori del cambiamento, immaginiamo un futuro in cui l'ECC non sia solo un'aspirazione, ma una realtà concreta e continueremo a sostenere le aziende disposte a compiere questo cambiamento.