Un nuovo sondaggio ha rivelato che la grande maggioranza dei cittadini europei (89%) e italiani (91%) è favorevole al divieto delle gabbie per gli animali da allevamento.
L'Eurobarometro, il sondaggio ufficiale di opinione pubblica della Commissione europea, ha inoltre dimostrato che l'84% degli europei e l'88% degli italiani intervistati desidera che il benessere degli animali da allevamento sia maggiormente tutelato.
Nonostante questo evidente sostegno, la Commissione ha disatteso le aspettative dei cittadini, non pubblicando la proposta di revisione della normativa sul benessere animale, che avrebbe dovuto includere anche il divieto di allevamento in gabbia. In risposta, il Comitato per l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) "End the Cage Age", sostenuto da Compassion in World Farming, ha dichiarato che ora intende muovere i primi passi verso un'azione legale.
L'UE fallisce nella proposta di divieto alle gabbie
Nel 2018, sette cittadini e cittadine di provenienti da diversi Paesi europei (Francia, Grecia, Germania, Italia, Polonia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca) hanno dato vita all'Iniziativa dei Cittadini Europei "End the Cage Age", a seguito di una campagna condotta da 170 ONG e coordinata da Compassion. L'ICE rappresenta uno strumento democratico che permette ai cittadini europei di mobilitarsi intorno a questioni di interesse comune e avviare riforme proponendo modifiche legislative concrete.
L'Iniziativa ha raccolto 1,4 milioni di firme certificate e ha garantito un impegno unico da parte della Commissione europea a porre fine all'uso di sistemi in gabbia per tutti gli animali da allevamento entro il 2027 - un'iniziativa che potrebbe diventare una cartina di tornasole per la credibilità delle istituzioni democratiche europee.
L'appello a porre fine alle gabbie è stato sostenuto anche dalla comunità scientifica, attraverso una serie di pareri dell'EFSA, e da numerose aziende alimentari di primo piano, 10 delle quali hanno co-firmato una lettera pubblica di sostegno attraverso il lavoro di collaborazione con l'industria alimentare di Compassion.
La pubblicazione delle nuove norme, incluso il divieto di allevamento in gabbia, era attesa entro questo settembre come parte di un importante pacchetto legislativo. La scorsa settimana la Commissione non ha però incluso tale proposta nel programma di lavoro annunciato.
La Commissione si è impegnata a presentare solamente una delle proposte, relativa al regolamento sul trasporto degli animali vivi, lasciando in sospeso le normative sulla protezione degli animali da allevamento (che include l'uso delle gabbie), sulla macellazione e sull'etichettatura dei prodotti animali.
I cittadini europei chiedono un migliore benessere
Il sondaggio Eurobarometro, basato su 26.376 interviste condotte in tutti i Paesi dell'UE tra il 2 e il 26 marzo 2023, ha inoltre dimostrato che:
- Il 94% degli europei ritiene che gli animali abbiano bisogno di un ambiente adeguato alle loro esigenze comportamentali
- L'89% degli europei ritiene che l'UE debba porre fine alle mutilazioni
- Più della metà degli europei intervistati (60%) è disposta a pagare di più per prodotti rispettosi del benessere degli animali.
L'importanza degli impegni delle aziende
Molte aziende in tutto il mondo si sono impegnate volontariamente a migliorare il benessere degli animali da allevamento all'interno delle loro filiere di approvvigionamento e stanno comunicando i progressi compiuti di anno in anno.
Secondo ChickenWatch, oltre 600 aziende in tutto il mondo hanno sottoscritto lo European Chicken Commitment per migliorare il benessere dei polli da carne e oltre 2500 impegni sono stati presi per l'eliminazione delle gabbie nelle filiere di galline ovaiole.
L'ultimo report EggTrack 2022, che misura i progressi compiuti dalle aziende nel rispetto degli impegni presi verso l'abbandono delle gabbie nelle filiere di uova, mostra che le aziende stanno registrando una transizione verso sistemi senza gabbie pari al 79,1%.
Non avendo attuato la promessa riforma legislativa sul benessere degli animali, compreso il divieto delle gabbie, la Commissione europea non sta solo disattendendo le aspettative dei cittadini, ma anche delle aziende che stanno trasformando le proprie filiere, assumendosi la responsabilità di garantire una migliore qualità di vita agli animali da allevamento.
Compassion continuerà a insistere per ottenere questi cambiamenti legislativi, in modo da innalzare gli standard minimi di riferimento e creare condizioni di parità nel mercato, continuando al contempo a sostenere e promuovere le aziende leader che rispondono alle richieste dei propri clienti e consumatori, dando priorità al tema del benessere animale nelle proprie filiere.
Tracey Jones, Direttrice Globale del Settore Alimentare, ha dichiarato: "Accogliamo con favore la pubblicazione di quest'ultimo sondaggio ufficiale dell'UE sul benessere degli animali, poiché dimostra chiaramente quanto il tema sia rilevante per i cittadini europei.
Centinaia di aziende alimentari in tutto il mondo hanno già risposto alle richieste dei propri clienti e stanno sostenendo un futuro senza gabbie, chiediamo alle istituzioni politiche di supportare questo progresso dell'industria assicurando la promessa legislazione sul benessere degli animali.
Gli animali sono esseri senzienti e tutti noi abbiamo la responsabilità di garantire la creazione di sistemi alimentari adatti al futuro che consentano loro di sperimentare la gioia di vivere e non solo l'assenza di sofferenza".