In concomitanza con il lancio del report sul benessere dei polli da carne, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato un nuovo rapporto sul benessere delle galline ovaiole. Lo studio è stato commissionato nell'ambito della strategia Farm to Fork della Commissione europea per la revisione della normativa sul benessere animale, inclusa la Direttiva 1999/74/CE del Consiglio che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole.
Il rapporto ‘Welfare of laying hens on farm' (benessere delle galline ovaiole in allevamento) presenta una panoramica completa delle ultime ricerche scientifiche sul benessere delle ovaiole. Mentre il benessere delle galline durante le fase di deposizione è coperto dalla Direttiva 1999/74/CE, altri stadi del ciclo di vita non lo sono. Per ampliare il campo di applicazione dell'imminente revisione della legislazione, la Commissione ha quindi chiesto che il report coprisse anche il benessere di riproduttori di galline ovaiole, pulcini e pollastre, e che approfondisse tre aree specifiche:
- il benessere delle galline ovaiole nei sistemi in gabbia rispetto a quelli non in gabbia
- la pratica del taglio del becco
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la valutazione del benessere delle galline ovaiole in allevamento attraverso misurazioni effettuate al macello.
I sistemi produttivi in UE
Il report fornisce una panoramica degli attuali sistemi di allevamento delle galline ovaiole in Europa, nelle diverse fasi di produzione:
- I riproduttori di linea pura e i riproduttori granparentali possono venire allevati in gabbie individuali.
- I riproduttori sono allevati in gabbia o in sistemi senza gabbie su uno o più livelli (multipiano)
- Le pollastre (giovani galline prima dell'inizio della fase di deposizione) possono essere allevate in gabbia, in sistemi a terra senza strutture rialzate o in sistemi su uno o più livelli (multipiano).
- Nella fase di produzione, le galline ovaiole vengono allevate in gabbie arricchite o in sistemi a terra su uno o più livelli (multipiano), con o senza accesso a una veranda o a un'area esterna. Dei 376 milioni di galline ovaiole allevate nell'UE nel 2021, il 45% era ancora allevato in gabbie.
Principali rischi
Il documento identifica 11 problematiche prioritarie di benessere trasversali a tutte le fasi del ciclo produttivo e suggerisce una serie di indicatori di benessere animale che possono essere utilizzati per valutarne l'incidenza. Vengono inoltre identificati i fattori di rischio correlati a ogni problematica e le relative misure per prevenirli, mitigarli o correggerli.
- Le galline allevate in gabbia in qualsiasi fase di produzione non sono in grado di esprimere i propri comportamenti naturali come esplorare e becchettare in cerca di cibo, e la loro libertà di movimento è fortemente limitata.
- Le lesioni ossee, in particolare le fratture delle ossa della sterno, sono un problema di benessere molto rilevante sia per le galline ovaiole in fase di deposizione sia per i riproduttori, indipendentemente dal tipo di allevamento. Si raccomanda di intervenire sulla selezione genetica e sull'alimentazione per migliorare la salute delle ossa, di garantire la presenza di ambienti complessi per le pollastre e il miglioramento delle condizioni di allevamento delle galline ovaiole (ad esempio, tramite un maggiore spazio a disposizione, luce, rampe per muoversi nel sistema).
- I riproduttori sono particolarmente esposti allo stress da isolamento se allevati in gabbie individuali, mentre se accasati in gabbie tradizionali, le femmine non hanno possibilità di evitare comportamenti sessuali indesiderati. Si raccomanda la stabulazione in gruppo, la selezione di maschi più tranquilli, la riduzione del rapporto maschi/femmine e di prevedere la possibilità per le femmine di sfuggire e proteggersi da attenzioni indesiderate (ad esempio, pareti divisorie, posatoi). Gli animali in stabulazione collettiva in tutte le fasi di produzione possono soffrire di stress di gruppo, principalmente a causa di alte densità di allevamento e la mancanza di risorse come arricchimenti, posatoi o strutture rialzate e substrati che permettano di fare bagni di polvere e becchettare in cerca di cibo.
Raccomandazioni del report
Il rapporto presenta una serie di raccomandazioni specifiche, tra cui le seguenti:
- Le gabbie non devono essere utilizzate. Gli animali devono essere allevati in sistemi alternativi alle gabbie per tutto il ciclo di vita.
- Densità di allevamento massima di 4 capi/m² per galline ovaiole e riproduttori.
- Presenza di luce naturale e fasi di alba e tramonto nel protocollo di gestione dell'illuminazione.
- Selezione genetica che tenga conto delle caratteristiche di benessere, per ridurre le fratture alle ossa dello sterno e l'insorgenza di pica delle piume.
- Lettiera asciutta e friabile e altri arricchimenti devono essere sempre disponibili.
- Gli allevamenti devono essere dotati di piattaforme e/o posatoi sufficientemente elevati che consentano a tutti gli animali di riposare contemporaneamente e di fuggire e proteggersi.
- Il taglio del becco deve essere eliminatao. La pratica del taglio del becco non dovrebbe essere necessaria se vengono adottate delle buone pratiche di gestione.
- Si raccomanda la presenza di una serra/veranda al coperto, in quanto fornisce spazio aggiuntivo, arricchimento, luce naturale e consente agli animali di scegliere il proprio ambiente preferito.
- I produttori dovrebbero adottare metodi standardizzati per la misurazione degli indicatori di benessere animale. Tali metodi consentirebbero di monitorare il livello di benessere tra tutti gli allevamenti in Europa.
- Le pollastre dovrebbero disporre di incubatrici al buio ed essere allevate in strutture che permettano di apprendere fin da subito come muoversi all'interno del sistema.
- L'aggressività tra maschi e femmine negli allevamenti di riproduttori dovrebbe essere ridotta abbassando la proporzione maschi/femmine al di sotto di 1:10, selezionando geneticamente per ridurre l'aggressività dei maschi, fornendo alle femmine aree di fuga e assicurando la sincronia della maturità sessuale di entrambi i sessi.
Le raccomandazioni EFSA supportano il divieto delle gabbie
A seguito del grande successo dell'Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age guidata da Compassion, che ha visto la collaborazione di 170 ONG e ha raccolto 1,4 milioni di firme certificate, il 30 giugno la Commissione europea ha preso un impegno storico per l'eliminazione graduale dell'allevamento in gabbia in tutta l'Unione Europea.
L'ultimo report EFSA offre una solida base scientifica per l'imminente revisione della legislazione europea sul benessere delle galline ovaiole, ampliando l'ambito di applicazione per l'inclusione di criteri di benessere per le pollastre e i gruppi di riproduttori.
Compassion accoglie con favore le nuove raccomandazioni, che forniscono ulteriori e solide conferme scientifiche a tutte le nostre principali raccomandazioni sul benessere delle galline ovaiole, tra cui il divieto di utilizzare le gabbie in tutte le fasi del ciclo di produzione, la riduzione della densità di allevamento e il divieto del taglio del becco.
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