La Camera dei Deputati ha approvato un emendamento presentato in Commissione Politiche UE per il divieto di abbattimento dei pulcini maschi nelle filiere di galline ovaiole.
L'emendamento
Sulla scia di quanto già fatto in Francia e Germania, dal 2026 anche in Italia sarà vietato l'abbattimento selettivo dei pulcini maschi nati nella filiera di galline ovaiole destinate alla produzione di uova. Il Governo si impegna a favorire l'introduzione, lo sviluppo e la promozione di tecnologie di sessaggio dell'uovo prima della schiusa, il cosiddetto in-ovo sexing, per permettere l'identificazione del sesso dell'embrione, o altre tecnologie che rappresentino una valida alternativa all'abbattimento.
Nel testo dell'emendamento, il Governo si impegna anche a garantire tempistiche di adeguamento per gli incubatoi, per recepire le nuove tecnologie e adattare le procedure lavorative, e ad adottare provvedimenti che garantiscano il rispetto del nuovo divieto.
Tecnologie a beneficio di milioni di pulcini
In Italia si stima che siano tra i 25 e i 40 milioni i pulcini maschi che ogni anno vengono scartati ed eliminati perché non funzionali al processo produttivo, nella maggior parte dei casi senza alcuno stordimento preventivo. Nel 2018, Compassion in World Farming ha riconosciuto all'azienda Seleggt un Premio Innovazione proprio per lo sviluppo di una tecnologia di sessaggio dell'uovo prima della schiusa.
Nel 2020 invece Carrefour Francia, in collaborazione con il produttore Les Fermiers de Loué e AAT Group, azienda specializzata nell'incubazione, ha adottato per la propria linea Filière Qualité una tecnologia di sessaggio rapida e non invasiva tramite la spettrofotometria (analisi del colore).
Dati i risultati di studi scientifici sulla sensibilità embrionale, CIWF raccomanda un metodo di sessaggio che possa essere effettuato il più presto possibile, idealmente prima del 7° giorno (dopo l'incubazione) e in ogni caso mai più tardi del 14° giorno.