Oggi (17 marzo) dieci aziende leader del settore alimentare hanno inviato una lettera alla Commissione Europea chiedendo un graduale abbandono delle gabbie negli allevamenti, partendo da quelli di galline ovaiole. Questo rappresenta un primo passo di cruciale importanza verso il miglioramento della vita di più di 300 milioni di animali allevati in gabbia ogni anno nell'Unione Europea.
Il supporto delle aziende
I firmatari, che includono ALDI Nord, Barilla, Fattoria Roberti (azienda produttrice di uova), Ferrero, IKEA, Jamie Oliver, Le Groupement Les Mousquetaires (supermercato francese), Mondelēz International, Nestlé e Unilever, hanno sottolineato che la revisione della normativa sul benessere animale attualmente in corso rappresenta l'occasione ideale per porre fine all'uso delle gabbie negli allevamenti in tutta l'Unione Europea. Alcune delle aziende firmatarie hanno illustrato i propri percorsi verso sistemi di allevamento senza gabbie nelle proprie filiere.
Leonardo Mirone, Direttore Acquisti Materie Prime di Barilla, ha dichiarato: “La nostra missione, Buono per te, Buono per il pianeta, ci guida costantemente. Il cibo non è solo quello che mangiamo: si riflette sulla qualità di vita delle persone, sul benessere degli animali e sul pianeta. In tema di uova e ovoprodotti, il Gruppo Barilla crede che il confinamento sia una pratica lesiva del benessere delle galline. Abbiamo iniziato ad abbandonare le gabbie nel 2012 e dal 2019, con un anno di anticipo rispetto al nostro obiettivo iniziale, utilizziamo solo uova da allevamenti non in gabbia in tutte le nostre filiere globali.”
Vittorio Roberti, proprietario e allevatore di Fattoria Roberti, ha commentato: “Desideriamo sostenere l’iniziativa “End the Cage Age” volta alla riconversione dei sistemi di allevamento in alternativi alle gabbie. Come filiera Fattoria Roberti abbiamo operato la scelta di eliminare i sistemi in gabbia entro il 2025 e continueremo a sostenere la centralità del benessere animale all’interno dei nostri allevamenti, in un’ottica di trasparenza con il consumatore che ci affida la cura delle galline e dei territori.”
Il supporto all'Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age
Nella lettera le aziende firmatarie spiegano la fattibilità e i vantaggi dei sistemi non in gabbia e, al contempo, dichiarano il loro sostegno all'Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age. L’ICE, lanciata in collaborazione con 170 ONG di tutta Europa impegnate su temi ambientalisti, relativi ai diritti dei consumatori e alla protezione degli animali, chiede all'UE di eliminare gradualmente l'uso di tutte le gabbie negli allevamenti.
Francesco Tramontin, Vice-President Group Public Policy Centre and EU Institutional Affairs di Ferrero, ha dichiarato: "La nostra filiera di uova è completamente integrata e, grazie alla stretta collaborazione con i nostri fornitori, Ferrero utilizza solo uova da allevamenti non in gabbia in Europa dal 2014. Crediamo che questo dovrebbe essere lo standard per tutti e, quindi, sosteniamo pienamente l’Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age."
Olga Kikou, Responsabile di Compassion in World Farming EU e rappresentante del comitato dell'Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age ha dichiarato:
"Molte aziende sono già un passo avanti, avendo eliminato gradualmente le gabbie nelle loro catene di fornitura. Un futuro senza gabbie è possibile e viene già messo in atto da alcune innovative aziende . Ora l'UE deve mettersi al passo e rivedere le regolamentazioni riguardanti gli animali negli allevamenti, nella Direttiva 98/58/EC, in modo che si metta fine all'uso crudele delle gabbie, per tutte le specie allevate".
Compassion si unisce alle aziende alimentari nel chiedere all'UE di prendere una posizione e adottare una normativa che migliorerà la vita di oltre 300 milioni di animali d'allevamento in Europa ogni anno.