Pubblicato 30/10/2017
Il gigante della ristorazione McDonald’s ha recentemente pubblicato nuovi standard globali per il benessere dei polli da carne, avviando un percorso che punta a migliorare la gestione degli animali e monitorare alcuni indicatori di benessere fisico che siano misurabili. Purtroppo, però, vengono completamente dimenticate le tematiche centrali di benessere dei polli che stanno iniziando a essere affrontate dal resto dell'industria alimentare: i problemi fondamentali legati all'utilizzo di genetiche a rapido accrescimento e il bisogno di spazio per garantire agli animali la possibilità di movimento.
Oltre 50 aziende negli USA, tra cui i principali concorrenti di mercato di McDonald’s come Subway, Burger King e Kraft Heinz, si sono impegnate ad attuare i miglioramenti significativi che McDonald's non ha affrontato, ed è deludente vedere che una realtà della ristorazione con così tanta esperienza e con una così grande capacità di influenza sul mercato non segue la stessa strada, impegnandosi anch'essa nelle diverse aree geografiche in cui opera.
Knorr, marchio leader del gruppo Unilever, ha recentemente rafforzato i propri impegni globali in tema di benessere, aggiungendo standard specifici per il benessere dei polli negli USA e in Europa, e il Gruppo Elior è diventata la prima società di ristorazione a sottoscrivere un impegno sui polli a livello globale.
Quando così tante aziende iniziano a rispondere alle crescenti preoccupazioni dei consumatori in tema di benessere animale e le evidenze scientifiche della necessità di migliorare il benessere dei polli continuano ad aumentare, ci aspetteremo un impegno più significativo anche da parte di McDonald’s.
McDonald’s si è comportato da sempre come un leader in tema di benessere animale. A settembre del 2015 annunciarono il loro impegno a eliminare completamente, entro 10 anni, le gabbie per galline ovaiole dalle loro filiere in tutti i ristoranti di Stati Uniti e Canada, dando così inizio all'incredibile effetto cascata che ha portato oltre 200 aziende negli USA a prendere lo stesso impegno (compreso Walmart, la più grande catena di ristorazione americana). Da qui, l'ondata ha poi raggiunto anche l'Europa, dove è ancora in continua espansione.
Negli anni McDonald's ha anche vinto diversi Premi Benessere Animale: un Premio Good Egg a livello europeo nel 2008 e uno nel 2016 per Nuova Zelanda e Australia, una Menzione d'Onore Good Pig per le scrofe nel Regno Unito nel 2013, una Menzione d'Onore Good Milk per le vacche in Francia nel 2015 e una nel 2017 nel Regno Unito. McDonald's è stato anche una delle prime realtà della ristorazione a impegnarsi ad abbandonare le uova da galline in gabbia in Sudafrica entro il 2025.
Ma qual è allora il problema con i polli? Perché McDonald’s non può fare da spartiacque in tema di benessere dei polli così come ha fatto per le galline? Ci rendiamo conto che la complessità e la scala geografica delle filiere possano rendere estremamente complicata la definizione di standard globali elevati di benessere animale, ma assumendo politiche regionali negli Stati in cui le filiere sono più progredite, come ad esempio negli USA o in Europa, McDonald’s sarebbe in grado di migliorare in maniera tangibile le vite di milioni di polli, rendendo possibile un vero spostamento di mercato a favore di allevamenti maggiormente rispettosi del benessere di questi animali.
Come dichiarato da Tracey Jones, Direttore del Settore Alimentare di CIWF: “Lavoriamo con McDonald’s da quasi dieci anni e ammiriamo la loro leadership in tema di benessere animale, soprattutto nel Regno Unito e, a livello globale, in tema di galline ovaiole.
Purtroppo, la loro mancanza nel riconoscere le necessità basilari per il benessere dei polli da carne, garantendo loro spazio per muoversi, luce naturale e l'utilizzo di razze a lento accrescimento – quantomeno a livello regionale – è deludente e chiediamo che sviluppino quanto prima politiche locali volte ad affrontare questi aspetti.”
In occasione di un recente forum organizzato da McDonald’s, si è discusso di come "il settore della ristorazione debba prendere l'iniziativa e utilizzare la propria influenza per fare del benessere animale la regola nell'industria alimentare". Per questo vogliamo incoraggiare McDonald's a farsi portavoce di questo messaggio e rafforzare le proprie credenziali, migliorando il benessere dei polli da carne: non si tratta solo di quello che vogliono i consumatori, ma, soprattutto, di quello che è giusto fare per il futuro dell'azienda.