Pubblicato 03/10/2016
La recente ondata di aziende che si stanno impegnando a smettere di utilizzare o vendere uova da galline in gabbia è un chiaro segnale dell'inizio della fine dell'allevameto in gabbia per le ovaiole. Man mano che i produttori di uova convertono i loro sistemi di produzione, è di vitale importanza che questi siano progettati e gestiti per garantire alle galline un ambiente arricchito e stimolante, e una vita degna di essere vissuta. Ma quali sono gli aspetti chiave che dovrebbe presentare un sistema senza gabbie?
Un buon allevamento dovrebbe permettere alle galline di esprimere un'ampia gamma di comportamenti naturali. Appollaiarsi, becchettare e fare bagni di polvere sono tutti comportamenti la cui espressione deve essere completamente garantita. I comportamenti di pica delle piume devono essere minimizzati, non attraverso il taglio del becco ma fornendo un ambiente appropriato e una buona gestione degli animali. Allevare le pollastre nello stesso sistema di allevamento in cui verranno accasate per la produzione è un aspetto molto importante per assicurare reali benefici agli animali (per maggiori informazioni sui sistemi di allevamento per pollastre si può vedere il nostro caso studio a proposito).
I sistemi di allevamento maggiormente rispettosi del benessere animale dovrebbero prevedere:
- Uno spazio funzionale in cui le galline possano manifestare comportamenti specie-specifici come appollaiarsi, fare bagni di polvere, grattare, becchettare e appoggiarsi su trespoli a notte fonda
- Una veranda (area esterna coperta), essenziale per tutti i sistemi di allevamento, rappresenta un'aggiunta particolarmente importante per i sistemi all'aperto perché può fornire riparo durante i giorni di cattivo tempo
- Spazio adeguato, per muoversi facilmente nel capannone e raggiungere agevolmente eventuali aperture verso l'esterno
- Abbeveratoi a tettarella e cibo in pappa, per ridurre il rischio di pica delle piume
- Pavimentazione piena nel capannone, con almeno un terzo della superficie coperta con lettiera asciutta e friabile
- Spazi per appollaiarsi, almeno 15 cm a disposizione per animale
- Cassette-nido, almeno 1 ogni 5 galline
- Gruppi di non più di 4.000 galline
- Arricchimento ambientale, come nastri o cordine, balle di paglia e CD appesi
I sistemi di allevamento all'aperto (o biologici), che forniscono alle galline la possibilità di razzolare all'esterno, garantiscono il più alto potenziale di benessere animale, migliorando ulteriormente le opportunità di espressione di comportamenti specie-specifici. Per massimizzare il tempo che gli animali passanno razzolando nell'area esterna è fondamentale che anche la zona all'aperto abbia l'appropriato arricchimento ambientale: alberi, arbusti e tettoie/ripari artificali con della sabbia sul suolo per permettere i bagni di polvere.
Compassion raccomanda ai produttori e alle aziende di investire in sistemi di allevamento all'aperto o analoghi ai sistemi Rondeel. Dal momento che la richiesta da parte dei consumatori di prodotti maggiormente rispettosi del benessere animale continua a crescere di anno in anno, investire in un sistema all'aperto che ha potenziali di benessere più elevati rappresenta l'investimento migliore per il futuro.
In tutti i sistemi, la valutazione periodica degli indicatori di benessere animale è necessaria per identificare eventuali problematiche e definire obiettivi di miglioramento. Tra gli indicatori raccomandati:
- Incidenza di malattie – Registrazione dell'incidenza di malattie o animali feriti
- Fratture dello sterno – Registrazione dell'incidenza di fratture dello sterno
- Copertura di piume – Valutazione dell'incidenza e della gravità di perdita delle piume a seguito di comportamenti di pica o beccaggio aggressivo
- Comportamento del gruppo – Registrazione della reazione del gruppo alla presenza dell'uomo
- Mortalità – Registrazione del numero di galline morte o abbattute e le relative cause
Per ulteriori informazioni e assistenza, si può fare riferimento alle altre risorse disponibili su questo tema o contattare il nostro team del Settore Alimentare.