Pubblicato 28/05/2013
Nel 2001, con l’approvazione della Direttiva 2001/93/CE, l’Unione Europea ha definito le norme minime utili a garantire la protezione dei suini, confluite poi nella versione codificata della Direttiva 2008/120/CE. Uno dei punti principali del testo riguarda il divieto parziale, a partire dal 1 gennaio 2013, dell’uso delle gabbie di gestazione per le scrofe, in tutte le aziende con più di 10 di questi animali. Il divieto parziale rende illegale confinare le scrofe per l’intera durata della gravidanza (circa 16 settimane e mezzo) e richiede che esse siano allevate in gruppo a partire al più tardi da quattro settimane dopo l’accoppiamento fino alla settimana prima del parto. La Direttiva stabilisce inoltre che le scrofe devono avere a disposizione materiali per il grufolamento e definisce i requisiti di spazio e di pavimenti e lettiere.
In totale, nell’Unione Europea più di 13 milioni di scrofe trarranno notevole beneficio dall’attuazione di questa legge.
Tuttavia, al momento dell’entrata in vigore del divieto, si stima che il 40% delle scrofe allevate nell’UE sia ancora ospitato in gabbie gestazionali, un sistema ormai illegale. Nonostante gli undici anni messi a disposizione per modificare i propri sistemi, il mancato rispetto di questa norma riguarda un certo numero di Stati membri, tra cui: Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Paesi Bassi.
Nel Regno Unito, il divieto totale dell’uso di gabbie di gestazione è in vigore dal 1999 e la legislazione europea è stata applicata a tutti gli edifici di nuova costruzione, ricostruiti o recentemente commissionati a partire dal 2003.
Per garantire che carne di maiale proveniente da sistemi non conformi entri nelle loro catene di rifornimento e per ridurre i conseguenti rischi di danni alla propria reputazione, molti grandi distributori alimentari dell’UE si sono impegnati a rifornirsi solo da Paesi che attualmente già risultano conformi. Le principali aziende alimentari dell’UE, tuttavia, stanno prendendo impegni che vanno ben oltre i requisiti di legge per le scrofe, eliminando del tutto le gabbie di gestazione dai loro sistemi di allevamento, facendo invece ricorso a sistemi di parto liberi (cioè senza utilizzare gabbie da allattamento, che non sono menzionate nella legislazione) e mettendo a disposizione per tutta la vita della scrofa lettiera adeguata e materiale manipolabile. Tali aziende, inoltre, si stanno anche impegnando per migliorare la vita dei suini da carne, eliminando pratiche come il mozzamento della coda, il taglio o la limatura dei denti e la castrazione, e fornendo ai maiali lettiera e materiale manipolabile per tutta la loro vita.
Tra queste società si annoverano le vincitrici del nostro Premio Good Pig: Waitrose, M&S, Virgin Trains, Pret a Manger e Chipotle Mexican Grill.
Sistemi di allevamento al coperto per scrofe asciutte – opzioni pratiche
Al fine di conformarsi alla nuova normativa, i produttori possono avere bisogno di riconvertire gli edifici esistenti in cui venivano ospitate le scrofe, di rimettere in funzione vecchi edifici risistemandoli perché soddisfino i requisiti di legge o di investire in nuove strutture costruite appositamente.
Per garantire che i sistemi di allevamento in gruppo forniscano buoni risultati di benessere per le scrofe, Compassion ha prodotto un manuale tecnico in cui si illustrano alcuni esempi di sistemi ben gestiti. Qui vengono presentati gli elementi necessari per garantire agli animali una buona sistemazione, in particolare per quanto riguarda il mescolamento delle scrofe, e vengono descritti i principali sistemi commerciali in uso, con l’aggiunta di soluzioni pratiche e piccoli suggerimenti per migliorare ulteriormente le pratiche.
I quattro punti legislativi chiave della nuova Direttiva 2008/120/CE per le scrofe riguardano il fatto che a partire dal 1 gennaio 2013 tutte le aziende devono rispettare i seguenti criteri:
- Le superfici minime a disposizione di scrofette e scrofe allevate in gruppo devono essere, rispettivamente, di 1,64 m2 e 2,25 m2 per animale; almeno 0,95 m2 per scrofetta e 1,3 m2 per scrofa deve essere costituito da pavimentazione piena continua (Articolo 3, paragrafi 1b e 2a)
- Le gabbie di gestazione sono vietate a partire da quattro settimane dopo la fecondazione fino a una settimana prima della data prevista per il parto (art. 3, 4)
- Scrofe e scrofette devono avere accesso permanente al materiale manipolabile (articolo 3, 5)
- Per soddisfare la fame, tutte le scrofe asciutte gravide e le scrofette devono avere a disposizione cibi ad alto contenuto di fibre alimentari (articolo 3, 7)
La semplice eliminazione delle gabbie di gestazione, quindi, non basta da sola a garantire il benessere degli animali.