Chi è il pollo?
Proprio come le galline ovaiole, in natura i polli da carne passano le giornate becchettando in cerca di cibo, grattando il terreno alla ricerca di insetti e semi, prendendosi cura del proprio piumaggio attraverso bagni di polvere e appollaiandosi sugli alberi per evitare i predatori.
A causa dell'aumento nella domanda di carne di pollo a buon mercato, spesso considerata dai consumatori come un'opzione di carne più sostenibile e sana, l'industria dei polli da carne è cresciuta drammaticamente negli ultimi 50 anni. Oggi, in Italia si consumano in media 22 kg pro capite di carne avicola in un anno, quasi 2 kg al mese.
I polli vivrebbero in media 7/8 anni, ma nei sistemi di produzione commerciali vengono abbattuti già a 30 giorni, senza quindi mai raggiungere l'età adulta.
Produzione commerciale
A livello globale, oltre il 70% dei polli da carne viene allevato in sistemi intensivi standard, la maggiore parte in Nord America, Europa, Sud America e una percentuale in rapido aumento in paesi in via di sviluppo come Cina, Brasile e Indonesia.
Nei sistemi di produzione intensivi standard, i polli da carne sono allevati ad alte densità di allevamento, in capannoni spogli eccetto per gli abbeveratoi e le mangiatoie e senza accesso alla luce naturale. Sono selezionati per un rapido potenziale di crescita, alta resa della carne del petto ed efficienza alimentare. Il rapido tasso di accrescimento influenza la loro capacità di camminare e può causare zoppie e gravi condizioni cardiache.
Gli antibiotici sono abitualmente sovrautilizzati nei sistemi di allevamento intensivo, per aiutare i polli a sopravvivere in condizioni in cui le malattie si diffondono facilmente. L'Agenzia Europea del Farmaco e l'OMS affermano che l'uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti contribuisce ad aumentare i livelli di antibiotico-resistenza in alcune infezioni umane.
La qualità e il contenuto nutrizionale della carne proveniente da polli allevati in sistemi intensivi standard sono generalmente più scadenti rispetto ai polli allevati secondo migliori requisiti di benessere. Nei sistemi intensivi, i polli possono mostrare il cosiddetto white striping, striature bianche dovute a depositi di grasso immagazzinati nei muscoli del petto mentre l'animale cresce, o il petto di legno (un indurimento del tessuto muscolare), che si verifica quando le cellule dei tessuti muoiono a causa della mancanza di ossigeno nel muscolo delle razze a crescita rapida. Entrambe le condizioni sono causa di dolore e limitazione di movimento per i polli e hanno delle conseguenze sulla qualità della carne, che risulta più dura, meno saporita e sgradevole per il consumatore.
Scopri di più su come garantire una migliore qualità di vita ai polli da carne: